Storia del Campari

IL CAMPARI

La storia del Campari, il bitter italiano più famoso di sempre, nasce nel 1860. Ovvero quando Gaspare Campari acquista il “Caffè dell’amicizia” a Novara. In quegli stessi anni mette a punto la ricetta del Bitter Campari, rimasta ancora oggi segreta ed invariata.

 

Due anni dopo si trasferisce a Milano, dove apre il “Caffè Campari” che in seguito si stabilirà nella Galleria Vittorio Emanuele II all’angolo con Piazza Duomo. Nel retro dello stesso locale Gaspare produce il Bitter Campari. A Milano la fortuna del Campari cresce enormemente, soprattutto in seguito all’intuizione del suo creatore di servirlo non più dopo cena, bensì come aperitivo.

 

Nel 1882 il signor Campari viene a mancare e la moglie Letizia prende le redini dell’azienda per qualche anno, finché passa nelle mani del figlio di Gaspare e Letizia: Davide.

 

Nel 1915 Davide Campari apre un altro locale: il “Camparino”, nel lato opposto della piazza rispetto al precedente Bar. Nel 1919 cede sia il Campari che il Camparino per concentrarsi sulla produzione del liquore Bitter Campari. Apre il primo stabilimento a Sesto San Giovanni e in poco tempo vede la notorietà del suo liquore crescere a dismisura sia in Italia che nel resto del mondo, anche grazie alle intuizioni di Davide Campari nel campo comunicativo e promozionale, con pubblicità e manifesti all’avanguardia e molto apprezzati.

 

Nel 2001 l’azienda Campari entra in borsa al prezzo di 31 euro ad azione.

Photo credit: horecatrends.pl