IL BELLINI
A differenza di quanto accade per la maggior parte dei grandi classici, la storia del Bellini è priva di dubbi e di incertezze.
Possiamo infatti affermare con sicurezza che sia stato inventato nel 1948. Non solo, sappiamo anche che fu ideato in terra Italiana da Giuseppe Cipriani, capo barista dell’Harry’s Bar di Venezia.
Giuseppe creò questo drink e decise di chiamarlo “Bellini”. La ragione è che il colore del cocktail gli ricordava una figura dipinta in un quadro del pittore Veneziano Giovanni Bellini detto “Giambellino”.
Il cocktail in poco tempo diventò il simbolo dell’Harry’s Bar di Venezia, che era tra l’altro uno dei locali preferiti da Ernest Hemingway e Orson Welles.
Fu anche grazie a loro che il Bellini si diffuse in tutto il mondo, ma il successo del cocktail è dovuto anche al fatto che divenne molto popolare nella sede dell’omonimo bar a New York.
Dopo qualche anno conquistò una fama internazionale e venne inserito tra i cocktail ufficiali dell’Associazione Internazionale Bartender (IBA).
Il Bellini non fu l’unico accostamento tra pittura ed enogastronomia che Giuseppe Cipriani fece.
Infatti qualche anno dopo, nel 1950, decise di chiamare il famoso controfiletto di manzo crudo con il nome di “Carpaccio” proprio perchè l’aspetto della carne gli ricordava i colori intensi dei quadri di Vittorio Carpaccio.