L’AMERICANO
La storia del cocktail Americano è ancora oggi incerta e dibattuta. Due sono le teorie più accreditate riguardo la nascita di questo famoso miscelato: la prima, che è anche quella più probabile, vuole che esso nasca come variazione di un drink in voga tra gli anni sessanta dell’800 e gli anni trenta del ‘900, cioè il Milano Torino. Secondo questa teoria infatti, il primo Americano fu servito presso il Bar Gaspare Campari intorno al 1860, grazie ai turisti americani che chiedevano spesso al barman una spruzzatina di soda in aggiunta appunto al Milano Torino.
La seconda ipotesi invece fa risalire la sua creazione al 1933, come omaggio al pugile Primo Carnera, chiamato anche “l’americano” per i suoi successi negli Stati Uniti. A dare credito a questa storia vi è il fatto che tutti gli ingredienti fossero tipicamente italiani, proprio come Carnera: il Vermut è di Torino, il bitter di Milano.
Infine, nonostante le precedenti siano più conosciute e probabili, ci sono anche altre teorie che cercano di svelare la storia del cocktail Americano, sempre collocate negli anni ’30 del 1900. Una di queste vuole che il cocktail debba la sua nascita ad una manovra di marketing effettuata da Martini & Rossi per favorire l’esportazione del vermut da loro prodotto negli Stati Uniti, oppure come imitazione degli americani, i quali erano soliti aggiungere una spruzzata di soda a tutti i drink, un po’ per gusto, un po’ per celare la presenza di alcol nel periodo del proibizionismo.