Storia Tequila Sunrise

IL TEQUILA SUNRISE

La storia del Tequila Sunrise ha trasformato anche la storia della Tequila. Infatti è proprio grazie a questo drink che il distillato è diventato uno tra i più consumati d’America.

 

Ci sono due versioni riguardanti la nascita del Tequila Sunrise.
La prima colloca l’invenzione del cocktail attorno agli anni ’50 del ‘900, quelli del boom economico americano e del conseguente turismo di massa verso mete esotiche.
Sarebbe proprio una di queste mete turistiche, in particolare Acapulco (Messico), ad aver favorito la diffusione del drink. Infatti pare che nelle spiagge di questa località venisse distribuita la Tequila Sunrise come cocktail di benvenuto.


La seconda versione, quella più accreditata, attribuisce invece la creazione del drink a Gene Suilt, bartender dell’Arizona Biltmore Hotel di Phoenix. Il barman lo avrebbe inventato per soddisfare un cliente che, di ritorno da una gita in cui fu colpito dall’alba sul deserto, aveva richiesto un drink dissetante a base di Tequila. Questa bevanda, definita per la prima volta da Gene Suilt con il nome di “Tequila Sunrise”, era però ben diversa dal cocktail che conosciamo noi oggi, infatti conteneva Tequila, soda, succo di lime e Crème de Cassis.

 

La ricetta che beviamo noi adesso fu invece ideata da Robert Lozoff, giovane barista del ristorante Trident di Sausalito (California). Dopo vari tentativi con molteplici ingredienti arrivò alla versione odierna ed ebbe fin da subito grande clamore. 


Piacque talmente tanto da divenire protagonista di film e canzoni di successo.
I Rolling Stones, ad esempio, ne rimasero così colpiti che chiamarono il loro tour Americano del 1972 con il nome di “Cocaine & Tequila Sunrise Tour”, ma non è finita qui. Nello stesso anno gli Eagles, band popolare in quegli anni, intitolarono una loro canzone con il nome del drink.
Per finire, “Tequila Sunrise” divenne anche il titolo di un film interpretato da Mel Gibson, in Italia meglio conosciuto come “Tequila Connection”.

 

Nel 1987 l’I.B.A la incluse fra i cocktail della categoria “Anytime” (dal 2010 fra i “contemporary classics”).

photo credit: ivitelloni.it